Lecanemab: nuove speranze contro l'Alzheimer?

I risultati degli ultimi studi

L'Alzheimer è una malattia neurologica incurabile che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. I sintomi variano da persona a persona, ma di solito comprendono confusione, difficoltà di concentrazione, perdita di memoria a breve termine, problemi di linguaggio e disturbi del comportamento.

Tuttavia, una nuova speranza è stata trovata nel Lecanemab, un farmaco sperimentale sviluppato da Biogen ed Eisa che ha dimostrato di ridurre la progressione della malattia nei pazienti se somministrato durante le fasi precoci della patologia.

Lecanemab è un anticorpo monoclonale che agisce bloccando la proteina beta-amiloide, una delle principali cause della malattia. La proteina beta-amiloide si accumula nel cervello dei pazienti con Alzheimer, formando placche che bloccano la trasmissione di segnali tra le cellule nervose.

Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che Lecanemab è in grado di ridurre la progressione della malattia. I risultati hanno mostrato che i pazienti che ricevevano Lecanemab hanno registrato una riduzione della progressione della malattia di circa il 30% rispetto al gruppo di controllo.

Riguardo agli effetti collaterali, secondo questo studio il 13% dei pazienti ha avuto edemi cerebrali e il 17% emorragie, complicazioni che si sono risolte nell’arco di qualche settimana e solo nel 3% dei casi hanno determinato sintomi.

Alla luce di questi risultati, già anticipati dalle due aziende nelle scorse settimane, la rivista Lancet ha parlato di una “speranza all’orizzonte” per rallenatare il decorso di una malattia che colpisce 55 milioni di persone nel mondo e in Italia circa 750.000.

Prima di confermare queste speranze bisognerà aspettare i risultati di un ulteriore studio che si chiuderà nel 2027, condotto su pazienti che hanno iniziato ad assumere la terapia quando la malattia non dava ancora sintomi, ma nel cervello erano già presenti degli accumuli di beta-amiloide.

Se i risultati del prossimo studio confermano le promesse del farmaco, Lecanemab potrebbe avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti affetti da Alzheimer.