Botulismo alimentare

Comprenderlo e prevenirlo

Il botulismo alimentare è una rara ma pericolosa intossicazione causata dalla tossina botulinica, una delle sostanze naturali più potenti conosciute.

All’origine del problema c’è il batterio Clostridium botulinum. Questo microrganismo trova l’ambiente ideale per proliferare in condizioni prive di ossigeno e in alimenti conservati in modo scorretto. In tali situazioni è in grado di produrre la tossina responsabile della malattia, la quale agisce bloccando la trasmissione degli impulsi nervosi ai muscoli. Il risultato è una progressiva paralisi che, nei casi più gravi, può arrivare a compromettere la respirazione.

Si tratta di un’emergenza medica che richiede diagnosi e trattamento tempestivi, ma che può essere prevenuta adottando corrette pratiche di preparazione e conservazione degli alimenti.

I segni del botulismo non compaiono sempre immediatamente, ma possono manifestarsi da poche ore fino a tre giorni dopo il consumo dell’alimento contaminato.

Le prime avvisaglie riguardano spesso la vista, con episodi di visione doppia o offuscata e caduta delle palpebre. Possono poi comparire difficoltà a parlare, problemi nella deglutizione e una sensazione di secchezza della bocca.

A questi disturbi neurologici si possono associare nausea, vomito, dolori addominali e alterazioni dell’intestino. Con il passare delle ore subentra una debolezza muscolare generalizzata, che in assenza di cure può estendersi fino ai muscoli respiratori.

È importante ricordare che, a differenza di molte altre intossicazioni, il botulismo non provoca febbre.

Gli alimenti
I cibi che più frequentemente possono essere contaminati dalla tossina botulinica sono:

  • conserve casalinghe di verdure sott’olio o in salamoia non sterilizzate correttamente
  • insaccati e carni conservate artigianalmente
  • prodotti ittici affumicati o marinati in modo inadeguato
  • conserve industriali mal conservate o con catena del freddo interrotta


La prevenzione
È la vera arma contro questa intossicazione. Alcuni consigli pratici:

  • sterilizzare accuratamente i vasetti e seguire ricette sicure nelle conserve fatte in casa
  • usare quantità adeguate di sale o aceto nelle preparazioni sott’olio o sott’aceto
  • scartare sempre conserve che presentano tappi gonfi, odori sospetti o alterazioni visive
  • rispettare rigorosamente la catena del freddo dei prodotti freschi o confezionati
  • evitare di assaggiare alimenti di cui si sospetta un’alterazione


Cosa fare in caso di sospetto botulismo
Nel momento in cui si sospetta di aver contratto il botulismo, la prima regola è agire senza esitazioni recandosi subito al pronto soccorso. La tempestività è determinante per salvare la vita del paziente.

Gli alimenti consumati, se ancora disponibili, non devono essere buttati via, poiché possono fornire alle autorità sanitarie informazioni preziose per individuare la causa dell’intossicazione.

Le cure prevedono la somministrazione di un’antitossina specifica e, nei casi più seri, il supporto respiratorio in terapia intensiva.