Influenza e vaccini antinfluenzali

Sintomi e prevenzione

L’influenza è una malattia respiratoria causata da virus che colpiscono naso, gola, polmoni. Il periodo in cui si ha il picco d’influenza in Italia è generalmente in autunno-inverno.

Nello stesso periodo dell’anno possono diffondersi altre infezioni di natura batterica o virale che hanno sintomi simili all’influenza ma che tecnicamente non sono da considerarsi tali perché provocati da virus diversi: Adenovirus, Rhinovirus, virus sinciziale respiratorio, coronavirus ecc.

I sintomi dell’influenza
I sintomi più comuni dell’influenza sono:

  • Febbre alta.
  • Tosse.
  • Dolori muscolari.
  • Mal di testa.
  • Brividi.
  • Perdita di appetito.
  • Affaticamento.
  • Mal di gola.


Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini.

I virus influenzali, come il Coronavirus che purtroppo abbiamo imparato a conoscere nel corso degli ultimi anni, si trasmette per via aerea, ovvero attraverso le goccioline di saliva in due modalità:

  • Per via diretta: attraverso tosse, starnuti, o respirando a distanza ravvicinata da un'altra persona.
  • Per via indiretta: attraverso le goccioline rilasciate sulle superfici con cui si entra in contatto.


Complicanze dell’influenza
Parlare di influenza come di un banale malanno stagionale è errato. Sebbene la maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli e adulti e bambini con patologie croniche) sono a maggior rischio di sviluppare complicanze gravi o di peggiorare la loro condizione di base.

L’influenza può causare polmoniti batteriche, disidratazione, e può portare al peggioramento di malattie preesistenti come diabete, malattie immunitarie, respiratorie croniche e cardiovascolari. Casi gravi di influenza si possono verificare anche tra le persone che non fanno parte di queste casistiche citate.

Per questo motivo prevenire l’influenza è cruciale, non solo per proteggere se stessi ma anche per non contagiare altre persone, specie se fragili. L’influenza si trasmette, infatti, anche quando il virus è in incubazione (dai 3 ai 7 giorni dal contagio).

Per prevenire l’influenza ci sono una serie di buone pratiche, anche queste simili a quelle adottate per la prevenzione del Covid:

  • Lavarsi le mani di frequente con acqua e sapone, specie dopo aver starnutito o tossito o dopo essere stati sui mezzi pubblici. Laddove non fosse possibile lavarsi con acqua e sapone, si può ricorrere agli igienizzanti a base alcolica.
  • Non toccarsi gli occhi, il naso e la bocca con le mani non lavate.
  • Quando si tossisce e si starnutisce è opportuno coprire naso e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) e gettare subito il fazzoletto usato nella spazzatura o nella biancheria da lavare.
  • Se malati, restare a casa in modo da limitare i contatti, sia per non contagiare terzi, sia per ridurre il rischio di complicazioni causate da eventuali altre infezioni concomitanti.
  • Le mascherine chirurgiche possono essere utili per evitare il contagio tra contatti stretti.

Un’altra arma molto efficace per prevenire l’influenza stagionale è sottoporsi al vaccino antinfluenzale. I vaccini oggi in commercio sono stati tutti autorizzati dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e/o dall’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA), sono ovviamente sicuri e siccome non contengono virus viventi, ma solo gli antigeni di superficie del virus influenzale, possono essere somministrati anche nelle persone immunodepresse. Il vaccino è raccomandato a:

  • Donne in gravidanza e nel periodo “postpartum”.
  • Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie.
  • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni.
  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
  • Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.
  • Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato).

La vaccinazione è consigliata anche a:

  • Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l'influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali.
  • Forze di polizia.
  • Vigili del fuoco.
  • Personale che per motivi di lavoro entrano in contatto con animali che potrebbero veicolare virus influenzali non umani (allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari).

Altre categorie cui la vaccinazione è fortemente raccomandata:

  • Donatori di sangue.
  • Bambini sani nella fascia di età 6 mesi - 6 anni (allo scopo di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani).
  • Professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti.


Il vaccino è consigliato anche per facilitare la diagnosi di influenza o di infezione da SARS-CoV-2 nei soggetti più a rischio, visto che i sintomi sono molto simili.
Per sottoporsi al vaccino ci si può recare dal proprio medico curante. Per le persone fragili il vaccino è gratuito.


Fonte: www.salute.gov.it