Il vaccino anti Covid-19

Cos'è e come funziona

Finalmente la campagna vaccinale è partita: grazie ai vaccini anti Covid-19 abbiamo un’arma contro il Coronavirus che permetterà di salvare la vita di tante persone e di riportarci, si spera al più presto, alla normalità.

Se nella comunità scientifica e tra la maggior parte delle persone la scoperta del vaccino in tempi così rapidi è motivo di grande soddisfazione e gioia, c’è una parte della popolazione ancora scettica sulla sua sicurezza.

In primis urge tranquillizzare tutti sulla sicurezza del vaccino anti Covid-19: sono state fatte numerosissime verifiche in fase di sperimentazione e tuttora continuano da parte di organismi di controllo preposti, anche a seguito dell’autorizzazione.

I primi vaccini sviluppati e attualmente in fase di somministrazione sono quelli di Pfizer/Bionthec e Moderna. Entrambi i vaccini contengono un pezzo di codice genetico del virus nelle cellule umane, ovvero l’RNA. L’RNA non è altro che una serie di “istruzioni” che permettono all’organismo di produrre la proteina “spike”, una particolare proteina che consente al virus di attaccarsi alle cellule. Grazie al vaccino, l’organismo produce questa proteina che, una volta riconosciuta, attiva subito il sistema immunitario, producendo gli anticorpi neutralizzanti e, quindi, difendendolo dal virus.

L’RNA non modifica il DNA come molte notizie false affermano. I vaccini sono tra le sostanze più sicure e sebbene, come per tutte le medicine, possano esistere dei remotissimi rischi di reazioni avverse (al momento solo crisi anafilattiche in soggetti già molto allergici), il beneficio è incomparabilmente più grande.

Con il piano vaccinale si è dato il via a una prima fase di vaccinazioni destinate alle categorie più esposte o più fragili:
  • Personale sanitario e sociosanitario.
  • Ospiti e personale delle residenze per anziani.
  • Persone che hanno dagli 80 anni in su.
  • Persone che hanno dai 69 anni ai 79 anni.
  • Persone di ogni età che soffrono di più di una patologia cronica pregressa, immunodeficienze e/o disabilità.

Il vaccino è totalmente gratuito ed è somministrato da personale sanitario esclusivamente nei presidi individuati dal Ministero della Salute e previsti dal piano vaccinale, che stabilirà via via anche le successive fasi e categorie di persone da vaccinare.

La vaccinazione prevede due dosi, inoculate a distanza di almeno 21 giorni. Ci si potrà ritenere immuni dopo circa una settimana dalla seconda iniezione. Si dovrà continuare a indossare la mascherina, curare l’igiene delle mani e mantenere il distanziamento sociale fino a quando si raggiungerà l’immunità di gregge, ovvero quando la maggior parte della popolazione sarà vaccinata.

Vaccinarsi è un atto di responsabilità nei confronti della comunità tutta, è la via per uscire dalla pandemia e salvare la vita di tante persone. Per qualsiasi dubbio sui vaccini anti Covid-19, vi invitiamo a rivolgervi solo a fonti sicure quali il sito del Ministero della Salute, dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e dell’Istituto Superiore di Sanità.